Da qualche mese circolavano nell’aria voci di trasferimenti e nuovi assetti della comunità dei Padri …e delle suore. E… “tanto tuonò che piovve” - si dice così - anche se la notizia ha colto e coglie ancora tutti di sorpresa come il classico “fulmine a ciel sereno…”.
Al di là della metafora “meteorologica” devo comunicarvi che sono stato trasferito dai superiori ad altro incarico e che, da questo mese di Maggio, è stato nominato parroco di questa Comunità P. Renato Spallone, da molti conosciuto bene perché è stato qui a Trezzano come vicario parrocchiale qualche anno fa.
Certamente avrei voluto darvi altre notizie o, meglio, avrei voluto darvi questa notizia il più tardi possibile, allo scadere naturale del mio mandato, fra quattro anni o più, ma dopo una lunga riflessione e un “travagliato” dialogo con i superiori ed il consiglio pastorale la decisione è stata presa.
A questo punto vi chiederete “come mai?” …e “perché proprio ora”?
Vi dirò che le motivazioni vanno ricercate nella riflessione e dialogo di cui vi ho accennato. Insieme con i miei superiori ho cercato di interpretare e capire quali fossero i problemi e le prospettive per svolgere nel migliore dei modi il ministero pastorale in questa Comunità e la soluzione a cui si è approdati è questa.
Accettare questa decisione per me non è stato facile e intuisco non lo sia anche per voi. Ciò è segno dei buoni rapporti di amicizia e del “clima” schietto e fraterno che insieme siamo riusciti a costruire in questi anni …e vi ringrazio!
Comprendere ed accettare la volontà di Dio che si esprime attraverso le “mediazioni umane” a volte è difficile… anzi, direi che si entra in quel “gioco di forze” tra la volontà e la libertà dell’uomo, fragili e limitate, e la misteriosa …e “più grande del nostro cuore” volontà e libertà di Dio (1 lettera di San Giovanni 3,20). Preghiamo ogni giorno “…sia fatta la tua volontà”: che il Signore ci dia veramente la capacità di comprenderla e di compierla! Sicuri - insieme al “sommo poeta” - che “en la sua voluntade è nostra pace”! …e se c’è qualcosa (o molto) che non ci “quadra” o ci lascia perplessi, alla fine, Dio scriverà dritto anche sulle nostre righe storte, come recita un antico adagio.
Cari amici, porto a termine l’incombenza di darvi questa notizia promettendomi di scrivervi la lettera di “commiato” domenica 31 Maggio quando, insieme con P. Renato, ho programmato di salutare “ufficialmente” la comunità durante le celebrazioni. Dato che non amo “gli addii” vorrei che questi saluti siano sobri, semplici e senza “feste” particolari: in questo sono “discepolo” della carissima suor Angelina che, alla sua partenza, non voleva “funerali …anticipati”!
Vi anticipo il mio “grazie” per tutto ciò che il Signore ci ha dato di vivere insieme in questi anni e vi saluto con affetto,
P. Francesco
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