lunedì 18 gennaio 2010

Lavori in corso: le comunità pastorali

Carissimi fedeli ed amici,
Vi scrivo da Triuggio, mentre si sta svolgendo qui la settimana residenziale per responsabili di comunità pastorali, nuovi parroci nominati nel 2009, alla quale sono stato invitato a partecipare, insieme con una trentina d’altri sacerdoti. Credo che sia sufficiente presentarvi il quadro del programma delle giornate per conoscere, in sintesi, i contenuti e l’importanza per le nostre comunità e per noi sacerdoti.
I principali temi trattati da esperti e pastoralisti sono stati: Le Comunità pastorali e spiritualità di comunione - Uno sguardo all’identità presbiterale e dal punto di vista delle attuali sfide pastorali – La corresponsabilità pastorale e nuove Ministerialità – Il celibato nella vita del prete – I Sacramenti nella prassi del Diritto - Presenza e Presidenza del presbitero e le sue responsabilità amministrative e fiscali nella Parrocchia e nelle Comunità pastorali. Gli altri argomenti che tratteremo nei prossimi giorni riguardano Le nuove sfide culturali e sociali: ricadute sulla parrocchia e sulla comunità pastorale. Negli ultimi giorni avremo un incontro assembleare (Dialogo) con i nostri Vicari Episcopali delle sette zone della Diocesi e l’ultimo giorno una Riflessione conclusiva del nostro Arcivescovo S. Em.za Card. Tettamanzi Dionigi.
Ma voglio parlarvi in particolare di un Progetto che sta segnando il cammino della Chiesa ambrosiana negli ultimi anni: le Comunità Pastorali, ove alcune Parrocchie, pur conservando la loro titolarità, sono messe in comunione, per il rilancio della missione e della comunione, sotto la guida di un presbitero Responsabile. «È in gioco anche l’identità dei presbiteri», rileva don Luca Bressan, docente al Seminario e alla Facoltà teologica.
I seguenti dati risalgono alla scorsa estate. Le Comunità pastorali (Cp) presenti in diocesi sono 65 e per 40 di queste è stato già nominato un Direttivo. A livello di Zona pastorale, sono più avanti la II (Varese) e la III (Lecco), entrambe con 17 Cp. Ne ha 12 la V (Monza), seguono con 7 Cp la IV (Rho), con 6 la VII (Sesto), 3 la I (Milano) e la VI (Melegnano). Sono state coinvolte, finora, in questo cambiamento 214 parrocchie per un totale di oltre 780 mila abitanti. Nelle attuali Comunità pastorali sono impegnati 539 presbiteri (tra diocesani, religiosi ed extradiocesani), con 44 religiose e 28 diaconi permanenti. Hanno ricevuto un incarico anche 10 laici. Dal 2006 al 2008 sono nate circa 20 Cp in ognuno dei tre anni. Nel 2009, al 15 giugno, ne sono partite 4 e ne sono previste 25 in costituzione dal 1° settembre.
“È necessario – riferisce ancora d. Luca Bressan - un buon livello di formazione spirituale,- perché se vogliamo che tutta l’operazione abbia senso dobbiamo evitare di fermarci al solo aspetto organizzativo. Non stiamo solo cambiando mura o confini, ma dobbiamo ricordarci che ciò che conta è come noi usiamo questi strumenti per dirci cristiani e per vivere la nostra fede. È questo il livello profondo: se non lo raggiungiamo, tutti i cambiamenti non servono».
Sul progetto, quello delle Comunità pastorali che stanno segnando il volto della Chiesa ambrosiana in questi ultimi anni e mi riprometto di ritornarci, esprimendo anche qualche riflessione e contributo personale.
Vi saluto con affetto.
Padre Renato

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