mercoledì 28 aprile 2010

47° Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni

Carissimi fedeli ed amici,
Domenica 25 aprile, 4^ di Pasqua, si celebra in tutta la Chiesa, la 47^ Giornata mondiale di Preghiera per le Vocazioni, giornata rogazionista per eccellenza. Istituita il 1964 da papa Paolo VI essa compie e realizza i desideri di sant'Annibale M. Di Francia il quale anelava che la rogazione (la preghiera per le vocazioni) divenisse universale. Nel corso di questi anni i vari papi hanno offerto puntualmente alla Chiesa intera un messaggio di riflessione, a partire dal Rogate, preghiera comandata da Gesù perché non manchino mai gli operai del Regno. La Famiglia del Rogate, religiosi e fedeli laici, è impegnata nella preparazione e nella celebrazione della giornata, con iniziative diverse secondo i luoghi. Venerdì scorso, infatti, si è tenuta nella nostra Chiesa parrocchiale, una veglia di preghiera a livello decanale.
Per quest'anno Benedetto XVI ha proposto un messaggio particolarmente significativo. Il titolo della GMPV è: Ho una bella notizia….. Io l’ho incontrato! Quante volte si desidera che qualcuno c’incontri e ci dica qualcosa di rasserenante per la nostra vita e il nostro cuore! Quante volte, ponendoci di fronte ad un telegiornale, s’insinua in noi un senso di sconcerto e una sottile angoscia che avvolge la nostra sensibilità! “Ho una bella notizia!» è così raro sentirlo dire. Il vero "testimone" non guarda all'esito della sua missione e del suo servizio ma cerca di proporre in maniera semplice e appassionata la propria testimonianza di vita.
* Una testimonianza che è relazione e non semplicemente annuncio di parole.
* Una testimonianza che è incontro con un'esperienza bella o una persona bella fa divenire questa bellezza qualcosa da raccontare, perché scaturisce dal cuore.
* Una testimonianza viva e serena dell'Assoluto permette di diventare narratori di un incontro che può cambiare radicalmente la nostra esistenza. Così la vocazione diviene una vera risorsa di vita e la vita torna ad essere vocazione.
Se la testimonianza del fascino di Cristo è propria di tutti i battezzati, noi presbiteri e consacrati in particolare siamo chiamati a recapitare una buona notizia e suscitare vocazioni. «Il mondo vuole sentire l'eco della gioia che le opere di Dio provocano in noi - ha detto il card. Bagnasco in un Convegno sulle Vocazioni - e vedere compiere un'opera convincente che sa di miracolo, più che risuscitare i morti: l'unità che nasce dalla comunione affettiva ed effettiva, in un contesto segnato da dissidi e divisioni”. Il Presidente della CEI ha concluso: “I giovani vogliono vedere uomini felici di appartenere a Cristo e alla Chiesa in mezzo alle difficoltà e alle prove, senza fughe: è la cartina di tornasole della maturità umana e cristiana”. Vi saluto con affetto. Padre Renato

Nessun commento: