giovedì 18 marzo 2010

“Ricordando la Messa alla Maflow…”

Carissimi fedeli ed amici,

Domenica 14 febbraio, anche Giornata della solidarietà per la Chiesa italiana, noi parroci delle due Parrocchie di Trezzano e numerosi fedeli, assieme al Vicario Episcopale S.E. Mons. Mario Delpini, come già sapete, abbiamo celebrato la Santa Messa alle ore 11.00 nello stabilimento della Ditta MAFLOW per i dipendenti e le loro famiglie, i quali da qualche mese sono in cassa integrazione e rischiano il posto di lavoro. Oltre alle Autorità civili e militari della nostra cittadina, era presente l’intera Giunta comunale con il sindaco Signora Liana Scundi.
Il gesto dell’Eucaristia che abbiamo voluto porre nel particolare momento di crisi economica per queste famiglie di Trezzano ha voluto essere un segno di fraternità, comunione e di condivisione della comunità cristiana. Il Vescovo all’omelia ha detto con forza di non cedere alla disperazione, esortando tutti a vivere la speranza cristiana e, proprio in questa Giornata della Solidarietà, a far sentire la vicinanza e l’impegno di stare a fianco di chi vive la presente difficoltà per la crisi occupazionale.
Agli operai e dipendenti della Maflow certamente è passato il messaggio di questa Celebrazione nella quale si è fatto presente Cristo eucaristico, avendo potuto cogliere nei loro atteggiamenti, negli interventi e nelle preghiere espresse la loro serenità e la voglia solamente di lottare per non perdere il loro posto di lavoro che è per le loro famiglie: “Dignità, sicurezza, vita e futuro” la quale non ha niente a che fare con le rivendicazioni stereotipe d’altri tempi e di altri personaggi.
Al termine della S. Messa noi parroci abbiamo consegnato al giovane responsabile dei dipendenti, Massimo Lettieri, una busta contenente poche centinaia di euro per le loro necessità.
Ma desideriamo coinvolgere l’intera comunità parrocchiale, insieme ai ragazzi della catechesi, per il segno quaresimale di condivisione per bilanciare in minima parte la precaria situazione di diverse famiglie del nostro territorio. Questo ci sembra un modo concreto di vivere lo spirito di preghiera, di penitenza e di carità in questo tempo liturgico.
Vi saluto con affetto.
Padre Renato

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