sabato 6 gennaio 2001

In ricerca con i Magi

(I tre Re magi si fermano davanti alla grotta di Betlemme, cominciano a conversare con tra loro e con la voce fuori campo...)

D: ...dalle vostre strane cavalcature e dal vostro abbigliamento sembrate giungere da lontano. La vostra andatura veloce lascia trasparire che avete qualcosa di importante da compiere...

RE1: ...Sì, veniamo da Paesi molto lontani, da Oriente...

RE2: Speriamo che non sia la solita storia: corri corri, ti sembra di aver raggiunto la meta, l'obiettivo della tua ricerca ... e poi niente, tutto da rifare!

RE3: Questa volta abbiamo fatto le cose bene. Abbiamo studiato il cielo e abbiamo visto una nuova stella, che ha brillato per una sola volta e poi è scomparsa. Dopo qualche giorno è brillata di nuovo: il segno era inequivocabile: stava avvenendo qualcosa di grande... allora, dopo i preparativi, la partenza per arrivare alla conoscenza del mistero annunciato dalla stella.

D: Quindi avete fatto questo lungo viaggio per un motivo ben preciso!...

RE2: È da giorni che stiamo viaggiando e non possiamo dire che sul piatto della bilancia ci sia solo la nostra fatica. Si dice che siamo ricchi, ed in parte è vero; però non possiamo dimenticare che questo viaggio è anche una scommessa: abbiamo venduto tutti i nostri averi per organizzare questa spedizione, per avere i cammelli più veloci ed ora siamo qui, dopo parecchi giorni di cammino, dopo aver speso quasi tutto, in un punto morto, guidati da questa stella che ci indirizza verso una regione insignificante: la Giudea. Cosa potrà riservarci questa terra di pastori? Se doveva annunciarci qualcosa di importante per le sorti del mondo saremmo ormai in vista dell'Egitto o della Siria o della lontana Roma...

RE1: Mi sembra di essere quasi schiavo della mia voglia di conoscere, di scoprire il senso delle cose che mi circondano, i misteri dell'esistenza, il senso del vivere. Fossi stato più tranquillo, più sedentario come tanti miei amici, a quest'ora sarei a casa a godermi le comodità che la mia ricchezza mi consente, magari una famiglia che non ho avuto il tempo di farmi. Invece sono qui, su un cammello, stanco e un po' scoraggiato. Forse è proprio vero il proverbio che dice: "Chi si accontenta gode!".

RE3: Ma è proprio questo desiderio, anzi, quest'ansia di voler scoprire sempre qualcosa di nuovo che ci arricchisce, che ci distingue dagli animali che sono guidati dal loro istinto. È vero. Potevano stare a casa nostra, però questo, almeno a me, non sarebbe bastato. Non so esattamente cosa sto cercando ma so che è la cosa giusta: non fermarsi mai per scoprire ogni giorno sempre di più un elemento che mi aiuti a decifrare il mistero che sono io, che siete voi.

D: ...Ma a noi sembra che e non siete l'unica carovana che viaggia verso Betlemme, in cerca del Bambino che è la speranza del mondo...

RE1: Certo, siamo passati prima dal palazzo di Erode.

D: Ah, sì, siete andati a trovarlo...

RE1: Per lui è una situazione di emergenza. Vorrebbe fare in fretta altrimenti pensa che sarà tutto finito ...per lui. Quando le cose vanno troppo bene succede sempre qualcosa che guasta tutto: Lui finalmente ha raggiunto un favorevole compromesso con i romani, ha messo a tacere quei rivoltosi degli zelati. E poteva godersi la vita...

RE3: Vivere la vita sfruttando ogni opportunità che ci si presenta: questa avrebbe voluto fosse la sua felicità; fare ed avere ciò che si vuole, senza preoccuparsi troppo degli altri.

RE2: Proprio cosi! Ricordo il discorso che ci ha fatto. Continuava a chiedersi: "cos'hanno guadagnato coloro che si sono opposti ai conquistatori romani, quelli che dicevano di combattere per un mondo più giusto?" Sono stati spazzati via! Il mondo non può che andare avanti così e vai la pena di adeguarsi.... Ma questo non ci voleva. E se questo bambino mi porta via il Regno, convincendo tutti che esiste davvero un ideale, dei valori per cui vivere e far fatica? e se in fondo convince anche me? Non lo voglio neanche vedere!"

D: Mentre voi... la fatica, le privazioni di questi mesi di viaggio non vi hanno scoraggiato ... e neanche tutti i tentativi andati a vuoto per cercare, per conoscere.

RE1: Io non so nemmeno cosa troveremo .... si dice un bambino. Ma come può essere che un bambino sia la speranza del mondo, possa dare risposta alle mie domande, al mio cercare il vero significato per cui valga la pena vivere?

RE2: Neanch'io so bene cosa sto cercando, o meglio, so che sono alla ricerca di risposte vere alle domande fondamentali della vita: perché sono al mondo e per che cosa vale la pena vivere. So solo che non smetterò di cercare finché troverò una risposta che mi convinca. Questa volta sono ottimista: perché un bambino, la sua vita futura, non possono essere la risposta al nostro cercare?

RE3: Durante le lunghe notti del nostro viaggio, mentre i nostri servi accudivano i cammelli e preparavano la cena e voi scrutavate il cielo io, quando ho visto che la direzione era quella della Palestina, ho cominciato a leggere la Bibbia, senza però la fretta di chi cerca solo qualche curiosità culturale e qualche indizio in più utile per il viaggio. Non ho capito molto, in verità, ma alcune cose mi pare di averle chiarite.Il Dio degli ebrei è uno che ama il suo popolo, cammina al suo fianco e si da fare per loro. Non si diverte con gli uomini, come gli dèi greci e romani, ma si prende a cuore la loro sorte; li vuole felici, vicini a se, potremmo dire quasi come lui. Questi uomini non è che hanno meritato sempre, anzi quasi mai, l'attenzione del loro Dio, ma lui non si è mai vendicato. Anzi ha continuato a voler loro bene. Forse questo bambino che incontreremo è un avvenimento importante in questa storia d'amore che lega questo Dio al suo popolo.Personalmente questo fatto mi sconvolge. Dio che si mischia nella nostra miseria di uomini. Di fronte a questo non oso prevedere niente ma con un Dio cosi le iniziative dettate dal suo amore per gli uomini possono essere tantissime...

D: ...Allora non siete distanti dalla verità!

RE1: Sì, direi che l'abbiamo trovata...

RE1-2-3: Allora, in fretta a Betlemme! (I magi si inginocchiano davanti al Bambino Gesù e depongono i doni mentre due bambini pregano)

1° bambino:O Gesù bambino,siamo qui ai tuoi piedi,abbiamo la fortuna di essere davanti a te,che sei il Signore della nostra vita. Illumina la nostra vita, facci capire chi siamo veramente, entra in noi come luceche rischiara, che purifica, riscalda...

2° bambino: ...e allora, o Gesù bambino, vogliamo mettere te al centro di tutto. Tu sei il cuore del presepio della vita. Tu sei il Signore della nostra esistenza! Noi ti riconosciamo sopra ogni cosa. Tu sei ciò che cerchiamo. Vogliamo farti spazio dentro di noi, ne! profondo della nostra vita. Vogliamo lasciare che tu parli al nostro cuore. Allora la tua Parola governerà la nostra vita e sarà per noi "Parola di vita" ... Allora sapremo fare le nostre scelte, prendere le decisioni giuste di fronte a te che sei la Via, la Verità la Vita.

(Epifania 2001)