lunedì 22 giugno 2009

Conosciamo meglio il nostro nuovo Parroco Padre Renato Spallone


Padre Renato è nato a Casalnuovo Monterotaro (Foggia), il 4 maggio 1936, è diventato sacerdote l’8 agosto 1965.
Ha completato la sua preparazione teologica conseguendo la Licenza in Teologia presso la Pontifica Università del Laterano in Roma, con specializzazione successiva in Catechetica pastorale e il Diploma di qualificazione per l’insegnamento della Religione.
Dopo la breve esperienza di lavoro nella Segreteria Antoniana di Trani, dal 1965 al 1968, si è inserito nella pastorale parrocchiale a Roma, dal 1968 al 1984.
Nell’ottobre del 1984 è stato trasferito a Napoli, come Parroco. Nel settembre del 1991 il card. Carlo M. Martini affida ai Rogazionisti la nuova Parrocchia S. Lorenzo M. in Trezzano Sul Naviglio (MI) dove è destinato come Vicario Parrocchiale, con il compito di V. Superiore ed Economo della Casa Religiosa. E’ incaricato dell’insegnamento di Religione nella Scuola media Statale, della Catechesi, del gruppo del R.n.S. e aiutante nell’animazione dei gruppi giovanili in oratorio.
Dopo cinque anni di permanenza in questa comunità, nel settembre del 1996 è nominato Parroco a S. Demetrio Ne’ Vestini (AQ). In Diocesi è Vicario Foraneo e Direttore del Centro Diocesano Vocazioni.
Nel mese d’ottobre del 2000, con grande dispiacere della popolazione e del Vescovo, la Casa Religiosa è chiusa dal Superiore dei Rogazionisti con la motivazione: “per mancanza di personale”.
Nell’ottobre del 2000 è trasferito a Padova, come Parroco della comunità parrocchiale “Gesù Buon Pastore”: qui cura, specie nel C.P.C., la formazione di un laicato maturo e corresponsabile, promovendo l’accoglienza di giovani famiglie con bambini; favorisce la collaborazione pastorale tra Parrocchia e Comunità religiosa nelle attività caritative assistenziali sul territorio e in quelle vocazionali. E’ responsabile e coordinatore vicariale della Catechesi. In Diocesi fa parte del Consiglio presbiterale e di Presidenza. E’ membro del Centro Diocesano Vocazioni.
Dal 1° Maggio 2009 è nominato Parroco nella nostra Parrocchia e noi gli diamo un grande benvenuto… o meglio ri-benvenuto. Buon cammino tra noi!!!

domenica 7 giugno 2009

Ciao, Padre Francesco

Padre Francesco,
un saluto a nome di tutta la comunità, sicuramente non per rattristarci ancora di più, ma per esprimerti il nostro grazie. Pensavamo di avere ancora tanto tempo da trascorrere insieme, invece… come un fulmine a ciel sereno ci è arrivata la notizia della tua partenza…
Facciamo fatica ad accettarla, ci sembra quasi di subire “un furto”, senza poter far nulla. Lasciaci almeno guardare intorno, alla ricerca dei “segni del tuo passaggio”.
Hai cercato ogni giorno di vivere il tuo ministero di Pastore per la costruzione di una vera e più viva comunità. La tua attenzione ai bambini, ai ragazzi, alle famiglie venivano sicuramente prima del ‘nuovo centro parrocchiale’ , e di questo ti siamo grati.
Scusaci se qualche volta ti abbiamo lasciato solo, e magari nei momenti di maggior fatica, sappi comunque che i più vicini intuivano e pregavano per te.
La tua insistenza (qualche volta un po’ cocciuta…) nel sostenere e proporre iniziative che coinvolgessero anche s. Ambrogio ed il Decanato, ci dice il tuo desiderio di comunione alla Chiesa Ambrosiana.
E che dire del pavimento e riscaldamento della Chiesa, della Cappella, del nuovo volto della casa parrocchiale, del sito internet, del progetto per il nuovo oratorio e di tutte quelle piccole cose che fanno grande la quotidianità della nostra Chiesa?
Ma, no, non è per questo che ti vogliamo bene, è per come hai fatto tutto questo: per la semplicità, la fede, l’amore, l’umiltà e la forza che ti caratterizzano (anche con qualche difetto, senza dubbio!!!), perciò, seppur un po’ arrabbiati, chiediamo al Signore, che ti accompagni nel tuo nuovo cammino.
Non capiamo, ma sappiamo che Sue scelte non sono mai casuali e se un giorno ti riporteranno qui… noi ci saremo!!!
Ciao, Padre Francesco

Il mio grazie a Dio e a tutti voi!

Carissimi,
in questa lettera di saluto o …di “commiato” non vorrei dilungarmi con parole di circostanza o perdermi nella “retorica” del momento. Tutto ciò che ho da dirvi potete ben intuirlo!

Vi ringrazio innanzitutto per quanto ho ricevuto da ciascuno di voi, per la vostra stima e amicizia, per il vostro affetto fraterno e …paterno e materno insieme (passatemi l’espressione riservata ai più anziani)! Vi ringrazio per il vostro esempio e per le “lezioni di vita” che mi avete dato… tutti, grandi e piccini: un prete ha tanto da insegnare ma al tempo stesso tanto da imparare dai propri parrocchiani ed è bello tutto questo!

Chiedo scusa a tutti coloro che in questi anni, volontariamente o meno, forse sono stati offesi o scandalizzati da qualche mia parola o atteggiamento. Mi avete accettato come sono, ma nel contempo, incoraggiato e stimolato a migliorare e a “dare di più” ...e - immagino - sicuramente quante volte mi avete anche già perdonato!

Uno solo è il vostro maestro e pastore… (Mt 23,10)
In una comunità “i preti vanno e vengono” (forse un po’ troppo spesso!). Fortunatamente la Parrocchia resta: è la Comunità …siete voi! E “uno solo è il vostro Maestro” e Pastore… ci ha detto Gesù! L’avvicendamento di un parroco o di qualcuno dei padri o suore fa parte della vita di una parrocchia. Sarebbe un problema se fosse il contrario! Certamente dispiace e a volte è difficile da accettare. Infatti, oltre alla difficoltà di lasciare un amico e una guida spirituale a cui ci si è affezionati, inevitabilmente si è chiamati ad attraversare una “crisi” che si ripercuote sul cammino e sulla vita della Comunità. Per questo vi invito ad aver fede e fiducia nel Signore che non ci lascia soli anche quando il cammino si fa impervio e difficile. Sforzatevi di trasformare questa crisi in una crisi di crescita. Dev’essere un momento di crescita!
Sia anche il momento di ringraziare il Signore per i nove anni passati insieme (che non sono molti… ma nemmeno pochi!), per tutto ciò che il Signore ci ha dato di vivere, per il cammino compiuto, per l’amicizia, per la fatica, le gioie e la sofferenza affrontata insieme. Ringraziamo il Signore per quanto insieme abbiamo fatto… per i problemi risolti, per il buon clima e relazioni della Comunità, per il “volto” vivace e giovane della pastorale attuata in parrocchia ma anche per il “nuovo volto” dato alle strutture ed in particolare per aver avviato il “benedetto” progetto del nuovo centro parrocchiale.

Chiedo a tutti…
Ciò che chiedo a tutti, salutandovi, è che non disperdiate questo “patrimonio” di esperienza acquisita, di maturità, di relazioni e…di lavoro già fatto. Sarebbe un peccato imperdonabile! Siamo un “popolo in cammino” e …non possiamo tornare indietro né fermarci! Non cedere allo scoraggiamento e al disfattismo. Ve lo ripeto: la parrocchia siete voi! Continuate a impegnarvi con coraggio e tenacia, forti della presenza del Signore al vostro fianco.
Lasciando la Comunità vi invito, inoltre ad essere vicini ai vostri preti e alle vostre suore. Sono essi che, di là di tutte le buone intenzioni e delle parole che si sprecano, giorno dopo giorno, concretamente e umilmente “donano” la propria vita per voi. San Paolo scrive nella seconda lettera ai cristiani di Corinto: «Noi non siamo padroni della vostra fede; siamo al servizio della vostra gioia» (1, 24). Cosa c’è di più bello, anzi stupendo, che far di tutto perché l’altro sia sollevato dalle proprie pene, confortato nel proprio dolore, rassicurato dalle proprie paure …sia felice di quella felicità piena e sovrabbondante che solo Dio può donare ma che Lui stesso vuole e chiede che passi attraverso i limiti e le piccole o grandi capacità di ciascuno di noi!

Ognuno faccia la sua parte!
Permettetemi, infine una metafora “calcistica”: la parrocchia è come una grande squadra di calcio: il parroco è l’allenatore… il vice presidente è il Vescovo e il presidente è …Lui (guardate in alto!). Giochiamo il nostro campionato. Cerchiamo di vincere le nostre partite. Quando qualche volta si esce sconfitti dal campo, pazienza, l’importante è avercela messa tutta! L’importante è vincere, però, il campionato, un posto in Champions o almeno …non retrocedere!! Gli allenatori possono anche cambiare ma se la squadra è valida va bene lo stesso. L’allenatore – parroco può essere anche un “mago” ma può far poco se la squadra …“non risponde”!! Quindi… ognuno faccia la sua parte!

È Dio infatti Colui che fa crescere… (1 Cor 3, 6)
Anch’io, nonostante i miei limiti e difetti ho cercato quasi sempre di dare il meglio di me stesso …per “la causa del Regno” cosciente di ciò che dice ancora San Paolo ai Corinzi: “…Paolo ha piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere!”. Sì, proprio l’immagine biblica del “Seminatore”, scelta per quest’anno pastorale dal nostro Arcivescovo, sia la sintesi del mio ministero tra voi: io ho seminato… P. Renato continuerà a seminare … così come ciascuno di voi: seminate, irrigate, coltivate con “pazienza” e “dedizione” e pregate che il Signore voglia benedire i vostri sforzi e “far crescere” la vostra Comunità!
Restate uniti tra voi e ...restiamo uniti nella preghiera.
Il Signore ci benedica!
P. Francesco

Semina, semina,
l’importante è seminare,
un po’, molto, tutto il grano della speranza.
Semina la tua energia
la speranza di combattere la battaglia
quando sembra perduta.
Semina il coraggio per risollevare quello degli altri.
Semina il tuo entusiasmo per infiammare quello di tuo fratello.
Semina i tuoi desideri, la tua fiducia, la tua vita.
Semina tutto ciò che c’è di bello in te,
le più piccole cose, i nonnulla, semina e abbi fiducia.
(Papa Giovanni XXIII)

Per il mio prossimo futuro..
Per quanto riguarda me, nei mesi a venire, ho chiesto di trascorre un periodo “sabbatico” (un periodo, cioè, di riposo, riflessione e aggiornamento). Con i miei nuovi superiori deciderò, credo a fine estate, la mia prossima destinazione.
Per il momento vi lascio i miei recapiti:
P. Francesco Pignatelli, Vico Isonzo 41 72024 ORIA – BR Cell. 347.9583528 Email: franz23@inwind.it

Più che un addio…un arrivederci

La Caritas parrocchiale sente il desiderio di salutare P. Francesco, il Parroco che ci lascia… ma che rimarrà nel nostro cuore.
Altri, ora, godranno dei suoi carismi e dei talenti che il Buon Dio gli ha donato e di cui noi abbiamo usufruito per crescere nella fede e nell’amore verso gli altri. E’ di conforto, però, la certezza che Dio Provvidente rivedrà le sue “posizioni” in caso di nostro smarrimento o di un nostro calo di tensione. Ciao, Parroco, sacerdote e mastro d’opera esemplare…
La Caritas Parrocchiale

(Gli operatori pastorali …sempre speranzosi)
Si uniscono, per vicinanza alla Caritas… il Comitato festeggiamenti, i volontari, le Acli… la Onlus S. Lorenzo Diacono …gli organismi parrocchiali …e tutti i gruppi presenti in Parrocchia.

Il nostro grazie a Padre Francesco

Caro P. Francesco,
sono la tua Comunità di San Lorenzo ...e non son contenta. Non bastava che tu dovessi andar via. Son venuti da me il Consiglio, il Comitato, la Suora e tutti i principali Rappresentanti. Tutti a dirmi: “...scrivigli una lettera, lo devi ringraziare!” E io a dirgli: “...e scrivetevela voi, che volete da me?” ma poi, lo sai: ho il cuore tenero, e non so dire no. Ora, io ti son grata, e pure tanto. Ma tu dovresti essermi ancora più grato: dove avresti potuto trovare un ambiente più ricco e stimolante per il tuo apprendistato da Parroco? E dico: Parroco Titolare, mica roba alla Co.Co.Parr.
Comunque sia, caro mio, ne hai combinate di cose, qui da me! Tutti ti conoscevano artista e il gusto tuo ha abbellito la chiesa e creato carri carnascialeschi che nemmeno a Vareggio li vedono! Ma pure il capomastro l’hai fatto bene: un bel pavimento radiante, la cappella invernale, il progetto del nuovo oratorio – che, lo so, son montagne di denari! – e il rifacimento della casa parrocchiale, i giochi nuovi in oratorio, il campetto semi-acquatico, la cucina per le feste…
Ti stavo raccomandando alla Veneranda Fabbrica del Duomo, avevo ottimi contatti. Mi han preceduta. Non si fa.
Mi lasci il sito internet e il blog, le news telematiche notturne – ma che orologio ha il computer tuo? Ogni volta, mi vedevo ‘sti messaggi impastati a orari da panettiere, e mi dicevo: “E ‘sto cristiano, sempre il turno di notte fa?” [sono le ore in cui il parroco è lasciato un po’ in pace! n.d.r.] – e tutte le notizie infilate nel COM, che pareva un foglietto ciclostilato, ma grazioso, non come quelle tiritere brianzole coi cinquantesimi, le messe e “Date, fratelli, date: c’è sempre tanto da fare…”.
Insomma, “Padre Ciccio”, t’ho preso in simpatia. Pure come predicatore non mi parevi male: radiomicrofono alla mano, impianto audio rifatto nuovo, hai tirato su le mie ultime leve a forza di “lettere aperte” a Gesù Bambino o alla Befana… mannaggia! ...ché non potevamo farne assieme una bella per i capi tuoi? Ma è destino di tutti i bravi calzolai: scarpe rotte e qualche pizzico di guai! Che ti devo dire? Il Capo tuo, quello dei Detti Filosofici per l’Umanità, aveva raccontato la storiella del chicco di grano che deve cadere a terra per germogliare e dare frutto. Secondo me, tu chicco di grano sei. Duro, eh, grano di Puglia. Col tempo, pure le barbette son cadute e te ne sei rimasto lì, chicco tondo e lucido, giusto gli occhialini intellettuali.
E allora, mi sa che aveva ragione il Capo tuo: siamo quasi a giugno, le mietitrebbie accendono i motori, tra un po’ si va al mulino a macinare. Il destino tuo è diventare pane. Quello buono, che esce dal forno e profuma una casa intera. Ma pure dopo tre giorni è buono ancora. Lievito lombardo te ne ho dato in abbondanza. Ora tocca a te fare altra pasta ‘ché bocche affamate ovunque ce ne sono!
Stammi bene ...e continua a disegnare: un tocco d’artista non guasta mai!
La tua devota, protetta, affezionatissima
Comunità di San Lorenzo

Il rovescio della medaglia...

Padre Francesco

• Il suo volto rivela una serenità certamente'francescana'...
perché sa vivere in pace con la sua comunità !
• e se è pensoso, in questi giorni ...è perché lo rode un tarlo:
sono i dubbi e le incertezze che si scontrano con la dura realtà
• E' belloccio, lo è di famiglia, ma lo è per il Signore
(brutto certo non è... ma ancor più bella è la tenerezza del suo cuore!
• Va al "Picasso" bar - d'artista bohémien - quando viene invitato
e se, invece, rifiuta è perché è molto occupato, troppo occupato!
• Non porta la tonaca, non è un conservatore....
è moderno a tutto tondo... gira in borghese... ma non è certo uomo di mondo!
• Parla con i ricchi... ma non è capitalista!
Accoglie poi sempre i poveri... non per questo è comunista.
• Non è grasso, né magro... è moderato in tutto, anche nel mangiare!
• Non fa lunghe omelie, non è noioso, non alza mai la voce, perché è mite, ironico e pacato di natura ...ma è molto convincente ciò che dice!
• Guida una Focus, come fosse sua, ma lo fa per necessità ...non per diletto!
• E' un po' timido, molto riservato... visita i parrocchiani quando viene chiamato!
• Se sta in canonica, è nel suo ufficio, davanti a web-cam e computer i cui segreti conosce a menadito!
• Se chiede denaro e offerte, forse vuole "far nuove tutte le cose...!!" - ?? -
Senza esagerare, ha già fatto molte cose nuove... e le deve anche pagare!!!!
• Se organizza feste ...lo fa per la comunità ...ne vuol fare una grande famiglia, bene affiatata, viva ed anche appagata!
• Inizia la Messa con puntualità? Allora è domenica, non sono giorni feriali!
• Fa lavori di restauro? Ama farci stare al meglio negli spazi parrocchiali...ama dare un tocco d'arte a ciò che lo circonda, perché ha l'animo dell'esteta, anzi dell'artista, del creativo, che sa improvvisare, con poco materiale e all'ultima ora, divertenti soggetti di carnevale ....per far contenta la suora!!
• Quali altre risorse serba mai il suo cuore? Un giorno, forse la Storia ce lo dirà....ma intanto lui va altrove, davvero se ne va'??
• E' una scelta personale e obbligata? ...noi la rispettiamo, Francesco, ma in cuor nostro resteranno grande tristezza e rimpianti a non finire ...perché ...chi mai ti potrà sostituire????

La nostra "luce di speranza" sarà una sola: che uniti dalla comune fede, allo "spezzar del pane" tutti insieme preghiamo affinchè la tua volontà sia sempre la Sua! (e viceversa) ...e perché presto tu possa spezzare quella catena di dubbi e incertezze, pungenti come spilli, e ritrovare
finalmente pace e serenità piena!

Te lo AUGURIAMO davvero con tutto il CUORE!

La "Caritas San Lorenzo"