giovedì 25 dicembre 2008

“Missione Natale”

Sembrava una missione impossibile, un compito maledettamente difficile da portare a termine…
Luca e Tiziana si erano incontrati nel pomeriggio del 24 di Dicembre e, seduti sul divano, non sapevano proprio che fare. Entrambi erano stati rimproverati dai nonni:
[Tiziana]: “Smettila di fare i capricci!…” - mi ha detto mia nonna - “Non è questo lo spirito del Natale!” Eppure stavo solo scrivendo una lettera a Babbo Natale con tante richieste di regali...
[Luca]: He sì, anch’io ne ho scritta una bella lunga a Babbo Natale e… per sicurezza anche alla Befana!”
[Tiziana]: …e poi cosa sarà mai lo spirito del Natale?
[Luca]: Sì, è vero! Anche i miei nonni si lamentavano: “non si vive più il Natale come una volta”!…ma cosa sarà mai lo “spirito del Natale”?
[Tiziana]: e come fare per vivere veramente il Natale?
[Luca]: Ascolta, mettiamoci alla ricerca; proviamo a chiedere a qualcuno... chissà se riusciremo a capirci qualcosa.
Innanzitutto Luca prova a ricercare su internet…
[Luca]: Ebbene, scriviamo “spirito del Natale”… niente! Accendo la tele: quasi quasi… ci sono! …no, aspetta: che dice?! “Vuoi fare il regalo perfetto?! …un natale magico? …con i fiocchi? …coca-cola? morbido - morbido?” Panettone, pandoro, capponi farciti, gnam gnam… profumi, play station, schermi piatti e giganti, telefonini e …uffa! ...basta! Credo che di spirito del Natale qui non ce ne sia proprio!
Tiziana chiede in giro…I suoi amici dicono che a scuola si parla di Natale, ci si augura “buone feste” …ma è la festa di chi? La festa di babbo natale? E chi e’? …la festa dei regali? …ma a me piacerebbe riceverli tutto l’anno! …la festa in cui si e’ tutti più buoni? ma forse sarà perché si mangia meglio? …e passata questa festa si ritorna a essere quelli di prima? ...cioè più cattivi? …e chi è solo? e chi sta male? e chi non ha abbastanza soldi? …niente Natale?!!
Ma insomma a questo punto interessa veramente anche a noi sapere cos’è veramente questo “spirito del Natale” che non c’e’ più! A chi chiedere? Continuiamo la ricerca!
[Luca]: Ho chiesto a mamma: lei mi ha detto che ai suoi tempi, a scuola si faceva il presepe. Ah, sì il presepe! Ci sono! La ricostruzione di una scena del Vangelo…
[Tiziana]: …sì, della nascita di Gesù! Luca: Già perché “Natale” significa “nascita” …e doveva pur essere la nascita di qualcuno!
[Tiziana]: OK, allora ci sono! “Presepe” “Nascita di Gesù” …papà mi ha letto proprio quella pagina del vangelo… ma lì non si parla di “magnate”, di “lettere per chiedere regali”, “di soldi spesi a palate” e… “coca cola”!
[Luca]: “in effetti Giuseppe e Maria non se la passavano proprio bene in quel tempo”… E anche Gesù, al freddo di una grotta…!”
[Tiziana]: …e se vogliamo trovare i regali dobbiamo attendere l’arrivo dei Re Magi!
[Luca]: Già ma, hai visto che regali? “oro, incenso e mirra”! Per un bambino appena nato non sono il massimo!“E lo spirito del Natale? - continuavano a chiedersi Luca e Tiziana passeggiando per le vie della città fra negozi ancora aperti per gli ultimi acquisti, in un turbinio di luci colorate e motivetti di carillon - Cos’è? …Chi ce lo spiega?”
In una viuzza secondaria intravedono una famiglia felice: non sono vestiti bene, anzi… eppure sono contenti: qualcuno li ha aiutati a trascorrere bene almeno questo Natale! Sì forse il segreto è …qualcosa che rende felici!
Dài, torniamo dai nonni, è fatta!
Sì, cari nipotini, lo spirito del Natale è la felicità che non danno le cose né i regali anche più costosi e preziosi! …è la felicità di essere buoni, perché Gesù ci ha dato la forza di essere buoni!…è la gioia di perdonare e sentirsi perdonati! …perché Gesù ci ha perdonati e ci dà il coraggio di perdonare!…di trovare qualcuno che altrimenti resterebbe solo! …perché Gesù non lascia nessuno da solo!…di aiutare chi è povero! …perché Gesù si è fatto povero per aiutare tutti noi… poveri!
…Natale è la festa dei “doni” …perché Gesù è il più grande regalo che Dio ci ha fatto!…e perché “donare” non significa solo regalare degli oggetti ma… “donare” significa amare gli altri.…“dedicare” tempo agli altri.…aiuto, attenzione, importanza!
Ebbene, cari bambini, cari genitori, cari giovani e adulti, vi auguriamo di “ritrovare” e vivere lo “spirito del Natale” con tanta felicità e gioia! Auguri!

domenica 21 dicembre 2008

Ma è il Natale di chi?

In questi giorni tutto ci annuncia che il Natale è prossimo, le vetrine si impreziosiscono, le strade sono tutte uno sfavillio di luci, la televisione si riempie di pubblicità natalizia…

L’opinione
Ma è il Natale di chi?

Insomma, tutto ci ricorda che fra poco sarà Natale e questo, anche per merito della tredicesima, ci rende un po’ euforici; ci sentiamo più buoni e nasce in noi il desiderio di far felice chi ci è caro. Tutto questo è lodevole e non può che farci piacere; ma una domanda è d’obbligo: cosa significa Natale? Tutti sanno che la parola è sinonimo di nascita. Ma, come recita il titolo: nascita di chi? Per quanto possa sembrare strano se usciamo dal nostro ambiente quasi nessuno ci pensa, ci sono bambini che semplicemente non lo sanno: nessuno gliel’ha detto, né in famiglia né a scuola.
Già, la scuola! Chi, come me, ha qualche anno ricorderà di certo come la maestra e l’insegnante di religione ci raccontassero cosa avvenne laggiù in quel lontano giorno; spesso in classe si allestiva il presepio e si parlava della vita di Gesù. Tutto contribuiva a farci vivere un periodo di intensa emozione, anche, naturalmente, per l’attesa dei doni. Ma ora non più. In alcune scuole ai bambini non si parla nemmeno di Natale bensì della festa di inizio inverno. Addirittura, ci ricorda P. Francesco, il mese scorso l'università di Oxford ha proposto di chiamare la festa "Luce d'inverno". Nessuno si azzardi poi a pronunciare il nome di Gesù: potrebbe turbare il piccolo Alì. E per metterlo a suo agio c’è pure chi propone di togliere il crocifisso dalla parete... Questa è la lezione della scuola. Quella della famiglia invece è, in molti casi, la totale indifferenza. Nessuna meraviglia dunque se il Natale assomiglia sempre più a una ricorrenza pagana. Per le strade cittadine osserviamo centinaia di Babbinatali penzolanti dai davanzali; assistiamo allo sperpero di milioni di kilowattora in luminarie; le vetrine, la televisione, i supermercati, in un’orgia di allettanti tentazioni, fanno a gara per suggerire come spendere la tredicesima e la festa è intesa solo come una grande abbuffata. Nella coscienza collettiva, ormai, il vero significato è rimosso.
A questo punto il pensiero mi corre a un libro scritto da Rosa Alberoni “La cacciata di Cristo” pubblicato qualche tempo fa. Il titolo è provocatorio tanto che pensavo, quando uscì, che avrebbe richiamato l’attenzione e fatto discutere, purtroppo invece è passato quasi inosservato. Ed è un peccato, l’Autrice fa la storia dei ricorrenti tentativi negli ultimi tre secoli di scristianizzare la nostra civiltà; ripercorre le varie correnti di pensiero, a partire dal XVIII secolo, per arrivare alle grandi ideologie materialistiche del secolo appena trascorso. È un libro di facile lettura che spiega tante cose e ci fa capire come oggi il pericolo maggiore non sia tanto una dichiarata ostilità alla religione, ma piuttosto, in nome del laicismo, di volerla estromettere dalla società, negandole anche il merito di aver posto le radici di questa civiltà che qualcuno sembra tanto ansioso di seppellire.
Claudio Gallotti

Per sopravvivere in tempo di crisi...

Dieci consigli solidali per sopravvivere in tempo di crisi...

1) Semplifica i tuoi bisogni: non è più felice chi ha di più ma chi può fare a meno di più cose.
2) Non aspettare che ti offrano lavoro: organizzati con altre persone per offrire quello che sai meglio fare. Insieme è più facile.
3) Condividi i tuoi problemi, perchè insieme si possono trovare delle soluzioni. Non ti isolare, non ti vergognare di chiedere aiuto.
4) Metti le tue risorse (tempo, soldi, competenze, beni, esperienze, idee...) al servizio della collettività: le vedrai moltiplicarsi. E poi la solidarietà è contagiosa!
5) Ricicla, riutilizza, vestiti, carta, libri... L "usare e gettare" è caro per tutti, anche se non sembra.
6) Non rinunciare a fare regali, ma sviluppa le tue capacità e l'immaginazione: dipingi, scrivi, modella, pianta, cucina, crea...
7) Non rinunciare alla festa: se non puoi pagare la discoteca potrai sempre suonare e cantare in compagnia; Condividere un pic nic è meraviglioso; i parchi, le montagne sono gratis!
8) Utilizza la bicicletta, condividi l'automobile, usa i mezzi pubblici. Ne guadagneremo tutti!
9) Utilizza le biblioteche, scambia libri, riviste, dischi… non rinunciare a crescere!
10) E ricorda che la "crisi" in Europa non è niente paragonata con i secoli di crisi che soffrono tanti uomini e donne nel sud del mondo. Forse questo pensiero ti aiuterà a non lamentarti troppo!
Mercedes

domenica 9 novembre 2008

Benedizioni Natalizie 2008

«La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore» (Vangelo di Giovanni 19, 19-20)


Carissimi,
pace a voi!

Il saluto di Gesù risorto agli apostoli nel cenacolo, voglia introdurre, quest’anno, la benedizione della vostra famiglia.

La "presenza" di Gesù è apportatrice di pace, così come la sua "assenza" crea disagio, scontento e l'insabbiarsi nell'incredulità che è l'opposto di uno stato di pacificazione del cuore e della vita. La pace di Gesù è la nuova vita che Egli ci ha ottenuto con la sua morte e resurrezione, una vita segnata da un ben-ESSERE intimo e profondo tale da essere annunciato, comunicato e portato agli altri. Se Lui, il Signore, è stato mandato dal Padre a portare "pace agli uomini" amati da Dio, Egli stesso poi manda i discepoli (dunque anche noi!) a recare la lieta notizia che è pace.

Siamo giunti alla terza tappa del programma pastorale proposto dal nostro Cardinale: l’icona biblica è quella di Gesù seminatore. Se ogni cristiano dev’essere il “buon terreno” in cui cade, si sviluppa e porta frutti il “seme” della Parola di Dio, in particolare e soprattutto la famiglia può e dev’essere questo “buon terreno”. La nostra Parrocchia farà il possibile per sostenere ed incoraggiare ogni famiglia a realizzare questa sua vocazione e missione.
Insieme a questa “traccia pastorale” abbiamo in cantiere altri progetti da realizzare, in primis quello del “nuovo centro parrocchiale”. Sì, ne parliamo e riparliamo, ma di passi concreti - grazie al Cielo! - se ne stanno facendo: la Diocesi sta per approvare il progetto definitivo e speriamo che, proprio in questo periodo o entro la fine dell’anno, sia possibile darne la “buona notizia”! Inoltre, continuano ad essere proposte iniziative atte a sensibilizzare e a sostenere la realizzazione di queste nuove strutture (ed anche le offerte raccolte durante la benedizione delle case avranno questa finalità): solo però con l’apporto, la responsabilità e generosità di tutti questo sforzo potrà giungere a buon fine!

Ogni anno pastorale che inizia porta con sé le attese e le speranze di una Comunità, della Chiesa stessa e dell’intero nostro Paese. Sia difficile o gioioso il nostro cammino abbiamo una certezza: il Signore cammina con noi e non ci lascia soli soprattutto nelle difficoltà. È questa la spiritualità, il “cuore” del Natale: l’Emmanuele, il Dio-con-noi, è proprio lui, Gesù che nasce uomo per condividere la nostra vita, le nostre speranze e difficoltà ma soprattutto per mostrarci quanto Dio ci ama!

Il Signore vi benedica e… auguri di cuore a tutti!

Con amicizia, P. Francesco

…insieme ai Padri, P. Biagio, P. Antonio e Fr. Fabrizio
e alla Suore, Sr. Enrica, Sr. Paola e Sr. Anna

sabato 18 ottobre 2008

Un nuovo cammino ...per “diventare” cristiani

Preparazione dei genitori al Battesimo dei propri figli

Una nuova e più approfondita preparazione verrà offerta, da quest'anno in poi, ai genitori che vorranno battezzare i propri bambini. È un itinerario che non prevedrà la semplice preparazione alla cerimonia ma che offrirà a genitori e padrini dei contenuti catechetici sul battesimo e sul significato dell’essere cristiani oggi. Inoltre costituirà l’inizio di un cammino di approfondimento della fede che i genitori compiranno con i propri figli fino ad accompagnarli all’età della catechesi d’iniziazione cristiana (comunione, confessione e cresima). In pratica il cammino di preparazione e accompagnamento - guidato dai Padri, suore e sette coppie di laici della nostra parrocchia - prevede un colloquio personale col Parroco per una prima conoscenza e la definizione della data del Battesimo, un secondo incontro, l’ultima domenica del mese precedente a quello del battesimo, dopo la messa delle ore 10:00, in cui i genitori e i padrini incontreranno il Padre che amministrerà il battesimo e i catechisti battesimali. Durante quest’incontro verrà approfondito il tema del cammino sacramentale cioè: cosa significa chiedere il battesimo per il proprio figlio? In un terzo incontro tra i genitori e i catechisti battesimali, che avverrà preferibilmente in casa verrà offerta una catechesi sul battesimo e sui i riti e i segni della celebrazione.
Tutto questo per valorizzare la presenza e la partecipazione attiva dei genitori nella celebrazione del battesimo e nella prima catechesi che i genitori stessi offriranno ai propri bambini …”camminando” insieme ad essi.

Ritrovare il cuore…

“Ritrovare il cuore…” è un’espressione affascinante ed evocativa di tanti significati e situazioni. Riferita ad una Parrocchia, ad una Comunità come la nostra cosa potrà mai richiamare? Innanzitutto un cammino, una ricerca continua e appassionata del “cuore”, cioè della cosa più importante che come singoli cristiani e come comunità siamo chiamati a cercare e realizzare: essere testimoni e annunciatori dell’amore che Gesù crocifisso e risorto per noi ci ha dimostrato. L’annuncio del Vangelo dunque dev’essere il nostro “cuore”… perché senza cuore non potremmo vivere! Potremmo fare tante cose, offrire servizi, organizzare eventi e incontri, …a limite anche amministrare i sacramenti ma senza “evangelizzarci” e “evangelizzare” potremmo sembrare un corpo anche bello ed efficiente ma…senza cuore! «Guai a me se non evangelizzassi!» dice San Paolo nella sua prima lettera ai cristiani di Corinto (9,16). E ancora, nella lettera indirizzata ai cristiani di Roma, l’apostolo dice di sé - ma dovrebbe valere per ogni cristiano - : «Io non arrossisco, …non mi vergogno, del Vangelo, che è la virtù di Dio per la salvezza di tutti i credenti» (1,16). La parrocchia è la Chiesa che vive tra le case degli uomini, il fulcro dell'azione pastorale, il luogo concreto in cui la gente incontra Cristo. Che possa godere di discreta salute o mostrare segni di crisi, una cosa è sempre necessaria: il ripensarla attraverso il coinvolgimento di tutti, intendendo per tutti anche coloro che la frequentano marginalmente. E per far questo dobbiamo anzitutto avere la consapevolezza di essere una comunità evangelizzata ed evangelizzante. In che modo? Innanzitutto ritenendo che come cristiani abbiamo il dovere di “formarci” ...fin da piccoli! Ecco perché insistiamo nel percorrere “percorsi” di catechesi di preparazione al battesimo, di iniziazione cristiana dei bambini e ragazzi, di catechesi e studio della Bibbia per gli adulti, ecc… Solo se ci evangelizziamo saremo in grado di rinnovare noi stessi e la nostra comunità e nello stesso tempo saremo pronti all’“annuncio”, a mostrare il volto di una comunità missionaria, aperta al dialogo con gli uomini di oggi, gioiosamente pronta a testimoniare con le parole e i fatti cosa significa essere oggi cristiani.
Tutto questo, infine, è proprio ciò che chiede alle famiglie della Diocesi il nostro Cardinale nella terza tappa del percorso pastorale: “Famiglia diventa anima del mondo”! Le famiglie della nostra parrocchia diventino veramente la “buona terra” che accoglie e fa fruttificare il seme della Parola e nello stesso tempo “buon seme” seminato nei solchi del nostro mondo che lo fecondi e lo rinnovi.
Il nostro santo patrono, San Lorenzo, benedica questi propositi e ci protegga nel cammino!
P. Francesco
Festa di San Lorenzo 2008

martedì 7 ottobre 2008

Clara, sarai sempre nei nostri cuori...

Ricordo di Clara, testimonianza esemplare di fede

“…Chi esercita un ufficio, lo compia con l’energia ricevuta da Dio…” (1Pt 4, 11)
“…Chi presiede, lo faccia con diligenza” (Rm 12, 8)
“ …La carità non abbia finzioni “ (Rm 19, 9)
“…L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore” (Rm 13, 10).

Queste raccomandazioni degli Apostoli Pietro e Paolo alle prime comunità cristiane racchiudono e rispecchiano la testimonianza di fede e di dedizione agli altri di Clara De Paoli in Marini, tornata alla casa del Padre il 2 Luglio scorso.
Tutta la nostra comunità parrocchiale le è riconoscente per aver convinto altri parrocchiani al dono di impegnarsi nel volontariato, sollecitati dalla forza del suo esempio trascinante. Proprio queste grazie del Signore hanno illuminato la gioia della sua generosità amorevole di madre, di sposa, di nonna ed hanno aiutato Clara a trascorre gli ultimi quattro anni di vita terrena nella normalità, in contagiosa serenità, sorretta da una dignità commovente, sempre con il sorriso dell’accoglienza per non rattristarci attraverso il racconto delle sofferenze di un male implacabile che con ferocia consumava tutte le sue energie corporali. Si è ritrovata ad essere per oltre 15 anni la Vicepresidente della Caritas parrocchiale quasi per naturale riconoscimento di quanti con lei collaboravano, dando al gruppo dei volontari una più organica efficienza; in questo impegnandosi, in particolare, con la componente femminile, la più disponibile e attenta ai problemi della povertà e del bisogno. Il suo agire è stato sempre in sostanziale armonia con i vari Parroci ricevendone incoraggiamento e supporto nelle scelte, poiché riconoscevano nella sua persona una donna capace, generosa ed affidabile.
Accogliente con tutti e determinata a risolvere i problemi che di volta in volta si presentavano, si è spesa con entusiasmo a costituire la ONLUS S. Lorenzo Diacono, divenendone il primo Presidente, per poter essere di supporto alla Caritas e usufruire dei benefici di legge per affrontare con maggior prontezza e apertura economica i bisogni di una comunità ormai multietnica, ottenendo inoltre visibilità ed efficacia di rappresentanza con le pubbliche amministrazioni.Si è personalmente sobbarcata per lunghissimo tempo, l’attività del Patronato ACLI, continuando l’opera iniziata dalla Sig.ra Lina Lacalandra per il disbrigo di pratiche di pensione, di invalidità e di diritti del lavoro , trovando anche lo spazio, per anni, di alleviare settimanalmente le sofferenze degli ospiti del Don Orione assieme ad altre signore della Caritas parrocchiale.
Ha dato sempre testimonianza di partecipazione alle differenti iniziative della Parrocchia, facendo parte più volte del Consiglio Pastorale Parrocchiale, della Commissione Catechesi e Formazione per Adulti seguendo con suggerimenti e proposte le riunioni e gli incontri anche nel periodo più tribolato della sua vita. Coraggio, schiettezza, disponibilità, intelligenza, energia organizzativa ed operativa hanno costantemente tenuto sulla breccia Clara, senza trascurare, però, l’affetto e l’attenzione al marito Gianfranco, con lei sempre in feconda complicità, ai figli, alla nuora, ai nipoti e a tutti i famigliari. La nostra parrocchia ha già pregato il Dio della pace eterna per Clara e ripeterà, in modo comunitario, questo dovere di affetto e di gratitudine il prossimo mercoledì 22 Ottobre, il giorno del suo terreno sessantanovesimo compleanno. Sarà celebrata, infatti, una S. Messa di suffragio per affidare all’infinita misericordia del Signore una testimone come Clara che, di certo, continua a chiedere con insistenza grazie e benedizioni per la nostra comunità che lei ha sempre servito ed amato.A nome della Comunità ecclesiale di S. Lorenzo Martire che ha conosciuto ed ammirato Clara come modello di “fede operosa”.
Il Gruppo Caritas parrocchiale.

lunedì 6 ottobre 2008

Ciao, Padre Tito!



Martedì 19 Febbraio scorso P. Tito Furlan è ritornato nella braccia del Buon Pastore di cui è stato umile e vivida immagine per tutta la vita.

I funerali si sono svolti a Bussolengo - VR, Giovedì 21 Febbraio alle ore 14:00.
Con affetto e gratitudine ricordiamo P. Tito per i 24 anni di ministero pastorale svolto nella nostra comunità e preghiamo il Padre perché voglia concedergli “l’eredità del Regno” preparato per i giusti che, come lui, hanno riconosciuto e servito Cristo nei fratelli specie più piccoli e bisognosi (Mt 25,35-46).
P. Francesco

Abbiamo celebrato in parrocchia una Santa messa in suffragio di P. Tito Martedì 26 Febbraio alle ore 18:00.

postato da: padrefrancesco alle ore 11:39 | link | commenti (19)


#1 24 Febbraio 2008 - 13:21

P. Tito è stato un vero amico sincero ed in ascolto, oltre che un sacerdote realizzato. Collaboravo spesso con lui per varie necessità pastorali e per le liturgie che preparava in modo eccellente. La celebrazione dei Sacramenti, specie l'Eucarestia, era il suo zelo assoluto. Organizzava ogni occasione sacramentale come fosse sempre un evento, con libretti puntuali e significativi. Il tutto era rivestito dai canti che lui interpretava da solista o in sintonia con l'assemblea con un trasporto eccezionale anche per essere dotato da Dio di una voce baritonale gradevole ed educata.
Personalmente non posso dimenticare il fatto che nel 1986 mi ha inviato per tre giorni come rappresentante della Parrocchia al Convegno "Farsi prossimo" ad Assago, dov'erano convenuti quasi 2.500 delegati.
Una faccia sorridente, uno spirito sacerdotale d'elezione. (Paolo Mason)

#2 24 Febbraio 2008 - 13:23

Padre Tito, l'ultima volta che abbiamo scritto un messaggio per te era per salutarti, stavi lasciando la nostra, la tua parrocchia...e ora siamo chiamati a un nuovo saluto, carico di affetto, di ricordi, di fede, come tu ci hai insegnato...
Sei stato il nostro pastore per tanti anni, e oggi resta indelebile nel nostro cuore il ricordo della tua voce, della tua accoglienza, del tuo carisma, del tuo credere fino in fondo in ciò che facevi; ora, Padre Tito, il Pastore è pronto ad accogliere te, sicuramente sei già tra le Sue braccia e noi siamo orgogliosi nel sapere che abbiamo ancora il Tuo sguardo su di noi.
CIAO, PADRE TITO!!! NON TI DIMENTICHEREMO MAI!!! Con affetto grande, una delle tue tre befane. (Sonia)

#3 24 Febbraio 2008 - 13:24

E' grazie a lei, Padre Tito, se ho riscoperto la fede, grazie al suo carisma, al suo essere convincente...al di là di tutto; in lei, e negli altri suoi confratelli, ho trovato non solo dei sacerdoti, ma anche degli uomini che riuscivano a calarsi nella nostra realtà, grazie di tutto!!!
(Enrica)

#4 24 Febbraio 2008 - 13:24

Ho appreso la notizia della morte di P. Tito la cui opera pastorale ed il suo ricordo tra i fedeli e gli amici di S. Lorenzo a Trezzano va in benedizione. P. Tito mi ricorda personalmente la bella figura dell'altro parroco P. Franco che ci ha preceduto nella successione di codesta comunità. Lo affido alla bontà del Signore nella celebrazione dell'Eucaristia di quest'oggi, mentre ti chiedo di porgere le più vive condoglianze ai suoi confratelli redentoristi e parenti. Con affetto saluto te e confratelli. (P. Spallone Renato)


#5 24 Febbraio 2008 - 13:25

Mi unisco alla preghiera di suffragio della parrocchia e della comunità redentorista, invocando per p. Tito la gioia eterna di Dio e affidando alla sua intercessione la parrocchia di san Lorenzo e i cammini vocazionali dei suoi giovani. (Don Mario Delpini)


#6 24 Febbraio 2008 - 13:25

Ero una bambina malata, ma pur sempre una delle tantissime altre bambine che venivano a Messa, eppure lui trovava il modo di salutarmi dall'altare ogni domenica e questo mi faceva sentire speciale.... grazie e riposa in pace Padre Tito! (Chiara)


#7 24 Febbraio 2008 - 13:26

Questa mattina ho appreso da mia moglie della fine terrena del Redentorista Padre Tito. Confesso che la notizia mi ha sinceramente colpito. Conservavo e conservo un ottimo ricordo del buon Parroco, qui giunto a diffondere il Vangelo in anni, tutto sommato, memorabili per la società civile in movimento. Mi rendo conto di essere banale e di essere breve. Ne ho parlato con altri parrocchiani, tutti attoniti; sinceramente P. Tito ha lasciato un buon ricordo qui a Trezzano sul Naviglio; senza nulla togliere agli altri Padri Redentoristi, arrivati in una comunità in forte crescita numerica. Memorabile rimarrà la sua cordialità, purezza e disponibilità di ascolto. P. Tito spiegava bene, in modo comprensibile a tutti, il Santo Vangelo ed eccelleva nel canto sacro.
Sono “volati” diciassette anni dal ritiro dei Redentoristi dalla nostra Parrocchia… qualche anno prima avevamo salutato P. Tito. Eppure sembra ieri! Ora che P. Tito è giunto ai lidi, contemplati nei sacri testi, precedendoci nel viaggio che in questa società, ormai desacralizzata, sembra non debba mai interessarci; siamo convinti che “ci darà una mano” nel percorrere il tratto di iter che ci separa dall’ultima ora.
Pace eterna all’anima di P. Tito. (Elio Riveda)

#8 24 Febbraio 2008 - 13:27

La triste notizia mi coglie di sorpresa. Difficile per me, che non lo vedevo da tanti anni, non ricordarlo se non con la sua voce possente, e il suo sorriso.
Non ho dubbi su dove sia ora il nostro Padre Tito.
Nel mio cuore, il ricordo di un Uomo che ha lasciato il segno.
(Norberto)

#9 24 Febbraio 2008 - 13:28

Questa è davvero una notizia triste. Non mi sarà proprio possibile partecipare, lo farò nella preghiera. P. Tito con la sua grinta e la sua determinazione (e la sua passione per il canto!) è stato uno dei miei primi maestri di amore verso il Signore.
(Cristina)

#10 24 Febbraio 2008 - 13:37

Con grande dispiacere apprendo della scomparsa del caro Padre Tito. La nostra famiglia lo ricorda con particolare affetto e gratitudine: fu lui a battezzare la nostra primogenita, nel lontano 1984. Una preghiera.
(Lella Quintaba e famiglia)

#11 25 Febbraio 2008 - 08:19

Ciao Padre Tito, quando sei andato via da Trezzano, abbiamo sentito la tua mancanza discreta ma poderosa .
Grazie per tutto quello che ci hai comunicato e la fede incrollabile che in te traspariva. Ti ricorderò sempre nei miei pensieri, soprattutto nei tuoi canti:
Ancora oggi quando entro in chiesa mi sembra di sentire ancora la tua voce che eccheggia e che esprimeva il tuo amore per Cristo
Ti ricorderò sempre, Cele

#12 25 Febbraio 2008 - 10:08

Una preghiera e un ricordo per chi ha condotto per mano la parrocchia di Trezzano per tanti anni. Caro P. Tito, il mio ricordo della tua voce e della tua volonta' di trasmetterci la fede in Dio (severa, ma paterna) e' sempre molto vivo, per me sei stato una persona che ha contato molto nella mia vita.
Guido

#13 25 Febbraio 2008 - 10:30

Quando ho ricevuto la notizia della morte di P. Tito, ho realizzato chiaramente quanto sia stato importante nella mia vita. In realta', P. Tito non era piu' a Trezzano da tempo, ma il suo ricordo e la sua eredita' hanno davvero permeato la mia vita. Cosi', quando ho saputo della sua morte, in un lampo ho rivisto tutta la mia infanzia (sono cresciuta, con P. Tito! Ho imparato i canti, con lui!), e mi sono tornati in mente quegli anni cosi' importanti e cosi' ricchi, le messe sempre organizzatissime (eravamo anche tanti bambini, a quei tempi, non era semplice...), e anche gli altri: la pazienza di P. Martin con noi al catechismo, e poi P. Pietro a scuola. E mi sono resa conto di quanto persone cosi' convinte di quello che fanno possano indirizzare e sostenere la vita di quelli che camminano con loro, soprattutto se avviene quando questi sono molto giovani. Il nostro quartiere non era il paradiso terrestre, allora, ma c'era tanto fermento, soprattutto in parrocchia, e questo per tutti noi e' stato fondamentale. Prego il Signore che accolga P. Tito nel suo Regno, nella sua pace eterna, e che ci doni lo stesso fervore e la stessa forza che ha donato a lui, per sostenere i nostri sacerdoti e le suore nell'impegno quotidiano nella nostra comunita', che non e' certo tra la piu' facili in cui si possa operare.
Tiziana

#14 27 Febbraio 2008 - 16:38

A padre Tito sono legati i miei ricordi più belli, oltre ad essere cresciuta con lui in Parrocchia, ha celebrato il mio matrimonio ed ha battezzato i miei tre figli. Un pensiero di riconoscenza per sempre ed una preghiera per la sua rinascita eterna con la certezza che sarà sempre presente nel ricordo della comunità che ha fondato. Gabriella

#15 27 Febbraio 2008 - 20:30

è stato strano e inaspettato sapere della mortre di padre tito...proprio il giorno del mio compleanno è salito al cielo un padre buono, colui che mi battezzò e mi diede dalle sue mani la mia prima comunione...ciao padre Tito.
Daniele

#16 27 Febbraio 2008 - 21:40

Caro P.Tito ti voglio dire un grazie grande grande, e dal momento che solo oggi ho saputo della tua dipartita verso il PADRE questa sera ti ricorderò nella preghiera.
AH QUANTI RICORDI SI AFFOLLANO ALLA MENTE: la tua presenza schiva , per la tua timidezza , ma sempre continua; la tua premura nel portare il viatico alla nonna allora 98 enne e non più autosufficiente; le amabili discusssioni filosofiche con il papà,Nino, il coro di Trezzano,
i gruppi familiari, la tua presenza e guida per il primo nucleo di giovani
di Trezzano degli anni 1968 .
I tuoi consigli per noi giovani di allora alle prese con le più svariate e delicate tematiche giovanili sono stati certamente un valido aiuto per la nostra crescita umana e spirituale. Da te spesso abbiamo attinto perchè in te non solo vedavamo un prete ma soprattutto
un uomo che cercava d'essere vicino ai nostri problemi. E che dire del battesimo della nostra figlia?
ANCORA GRAZIE e prega per noi e per tutti i giovani di oggi.
Ciao! Raimondo

#17 14 Marzo 2008 - 12:12

Ci uniamo nella preghiera alla famiglia del caro Padre Tito. Aldo Guerriero e famiglia

#18 30 Agosto 2008 - 21:10

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno amato e seguito P.Tito. Sono una cugina di 2°grado e da lui i miei genitori sono stati sposati ed io ho ricevuto Battesimo e Comunione da lui e la Cresima nella parrocchia di Trezzano. Mi spiace non averlo fatto prima ma solo oggi ho saputo di questo blog.Grazie ancora a tutti per i vostri bei ricordi a nome di tutta la famiglia Furlan.
Paola Furlan

#19 02 Ottobre 2008 - 15:58

Ci uniamo nella preghiera alla famiglia del caro Padre Tito
Un amico da Canada, Slawek

giovedì 18 settembre 2008

Arriva suor Anna!

Benvenuta tra noi suor Anna Bussoletti. Suor Anna ha lavorato parecchi anni nelle scuole materne, ultimamente ha prestato il suo servizio presso un pensionato per lavoratrici. L'aspettiamo presto tra noi, e non dimentichiamoci di pregare anche per le nostre suore!

lunedì 1 settembre 2008

Suor Letizia treferita a Varese

Suor Letizia lascia Trezzano - destinazione Varese - chiamata a far parte di una comunità “orante”, di suore, cioè, che si dedicheranno in modo particolare alla preghiera. Anche se la notizia non è tanto “gioiosa” per noi vogliamo esprimere a suor Letizia la nostra riconoscenza e gratitudine per ciò che ha fatto nella nostra Parrocchia, per quanto che ci ha donato, per il tempo che ci ha dedicato, per la sua affabilità, simpatia e amicizia. Preghiamo per lei perché possa svolgere con entusiasmo questo suo nuovo impegno sperando che di tanto in tanto si ricordi della Comunità di San Lorenzo nella sua preghiera!

venerdì 18 luglio 2008

Estate 2008: a che punto siamo

Diamo i numeri…
Prima di parlare dei “lavori in corso” lasciate che “dia i numeri”, cioè, le cifre, di quanto abbiamo speso per i lavori già fatti. La cappellina feriale è venuta a costare 59.626 euro mentre la ristrutturazione della casa canonica - abitazione dei padri e uffici - 189.748 euro. Tali cifre comprendono anche diversi altri lavori di ristrutturazione e miglioria della chiesa stessa e del sagrato (parziale tinteggiatura esterna, pavimentazione sotto il campanile, nuovi quadri elettrici e ottimizzazione dell’impianto elettrico della chiesa, sottochiesa e cortile) e le rampe per disabili di accesso alla casa canonica. In oratorio, insieme alla sistemazione del cortile (panchine in pietra, pozzetti drenaggio, ecc..), è stato ristrutturato il bagno interno (1.100 euro). Inoltre sono stati ordinati altri giochi da collocare nell’area bimbi per un totale di 3.400 euro, escluso il montaggio (previsto nei prossimi giorni!).

Il tempo è compiuto... Terminati - grazie a Dio -, i suddetti lavori la nostra tabella di marcia si dedicherà quasi esclusivamente al Nuovo Centro Parrocchiale (l’ala nuova dell’oratorio, le strutture sportive e la riqualificazione dei locali del sottochiesa). Il progetto è stato presentato alla comunità ma dovrà - speriamo entro l’estate - essere presentato anche in Curia per l’autorizzazione. Ormai - passatemi l’espressione biblica -: il tempo è compiuto!

Nel frattempo…
Nel frattempo, continuano i contatti con l’amministrazione comunale per studiare e definire una o più soluzioni riguardanti la “Roggia Barona”, nell’area che potrebbe interessare l’ubicazione del campetto di calcio. Spero potervi dare su questo e tutto quanto detto sopra al più presto copiose buone notizie.
Collette...
Infine, alcuni ragguagli sulle ultime “collette”: con la vendita delle ciliegie del consorzio produttori di Vignola - a cui va il nostro sentito ringraziamento - abbiamo ricavato 920 euro mentre 340 euro sono stati raccolti dopo la rappresentazione teatrale “Piume d’Angelo”. Quest’ultima somma verrà devoluta al Centro servizi Famiglia di Assago. Altre iniziative sono previste per questa estate come la lotteria dell’Oratorio Estivo prevista in concomitanza con la Festa dell’Oratorio Estivo di Venerdì 11 Luglio e la “Cena di mezza estate” in Oratorio prevista per Sabato 12 Luglio.

Grazie e... andiamo avanti!
Vorrei terminare con un doveroso ringraziamento all’Ing. Luca Durè, per aver seguito magistralmente e con passione i lavori già realizzati e i prossimi... e alla vostra generosità. Mi ha colpito di recente questa espressione di un parroco: in parrocchia non sono pochi che devono fare tutto ma... tutti un po’!

È vero: solo con il contributo di tutti potremo finalmente realizzare ciò che fino a ieri sembrava un sogno!
P. Francesco