martedì 22 settembre 2009

Un nuovo sacerdote tra noi


Padre Zhuir Nasser è arrivato sabato 19 settembre nella nostra Parrocchia dall'Istituto Antoniano di Roma.
E' nato a Mossul (Iraq) nel 1965. E' giunto in Italia ad Assisi tra i Padri Rogazionisti nel 1995 per iniziare il cammino di discernimento vocazionale.
Ha fatto il noviziato e la 1^ professione a Messina; ha compiuto gli Studi di Teologia a Grottaferrata (Roma).
E’ stato ordinato sacerdote a Karakosh, Mossul (Iraq) il 18.8.2006. Era presente P. Renato che lo ha presentato al Vescovo. Ha svolto i suoi primi anni di ministero nella Parrocchia Rogazionista di Roma.
Benvenuto tra noi per continuare il tuo ministero!!!

La Parola al Parroco

Carissimi amici e fedeli,
La ricorrenza della Festa di San Lorenzo, Patrono della nostra Parrocchia, e in contemporanea la Festa della Comunità, ci danno occasione di approfondire la conoscenza del Santo e di far nostro il messaggio di quest’insigne figura di diacono della Chiesa di Roma, martirizzato nell’anno 258 d. c. durante la persecuzione dell’imperatore Valeriano.
Tale tradizione - testimonianza è attestata anche dal nostro Sant’Ambrogio che parla così del sacrificio di Lorenzo per mano del fuoco, (già riportata nel pieghevole del programma della nostra Festa): “Il persecutore chiede a Lorenzo le ricchezze della Chiesa. Il diacono gli risponde mostrandogli l’immensa folla dei cristiani nella povertà”. Egli si limita a “mostrare la folla imponente dei cristiani poveri”.
Vi sono stati nella storia della Chiesa parole ed attitudini di grandezza e di bellezza, custoditi dalla tradizione e citati nel corso dei secoli come particolarmente caratteristici della linea autentica del Vangelo e della Tradizione Cristiana. La risposta di San Lorenzo al suo persecutore, avido d’impossessarsi dei beni della Chiesa gestiti dal santo diacono Lorenzo, è uno di questi gesti.
Pertanto, tutti noi in quanto fedeli appartenenti a questa comunità parrocchiale, dobbiamo ritenerci dei privilegiati e sentirci orgogliosi di averlo come patrono, identificarci sempre di più nella sua figura di testimone della carità. Nella nostra Parrocchia, grazie all’opera di tanti volontari, esistono già delle attività espressive di quest’impegno, come il Centro d’Ascolto e la Caritas parrocchiale con i vari servizi verso i bisogni del territorio.
Ma oltre questo aspetto importante in dimensione spirituale, la Festa Patronale costituisce anche un bel momento d’incontro per la gente e anche perché la comunità, di fatto, esprime nelle sue forze vive, con l’impegno fattivo dei volontari, il suo vero aspetto di vita comunitaria, sia nei giorni di preparazione, sia in quelli dello svolgimento. Nel ringraziare di cuore questi protagonisti, formulo per tutti l’augurio di Buona Festa.
Vi saluto con affetto, invocando la Benedizione del Santo.
Padre Renato

venerdì 18 settembre 2009

Lettera agli amici e fedeli

Carissimi,
Ho chiesto alla Redazione di riservarmi su questo foglio, settimanalmente (IL COM), un piccolo spazio perché desidero intrattenermi con voi, nella comunicazione e condivisione di alcune mie impressioni e sensazioni, assieme anche alle ansie pastorali di un prete. Tutto ciò servirà pure a farci crescere nella conoscenza e nella simpatia reciproca.
In questi giorni mi capita sovente d’incontrare in circostanze varie tante persone che, salutandomi, mi chiedono come mi trovo a Trezzano e se sto bene, etc…
Non vi nascondo dicendo che avverto un senso di piacere per questo loro interesse e simpatia nei miei confronti, come accade tra vecchi amici che si ritrovano dopo anni, sia trattasi d’adulti o di giovani, quasi sempre miei ex alunni.
Desidero davvero avvicinare e incontrare tutti: in strada, nelle abitazioni, in chiesa, in casa o in ufficio parrocchiale, ovunque. Un simpatico ed allegro parroco, mio collega, raccomandava ai suoi più stretti collaboratori parrocchiali: “Quando venite a trovarmi non dite: Disturbo? L’unico mio disturbo è quello di non essere disturbato abbastanza!”.
Un’ultima cosa ancora per terminare: ritengo che nel passaggio del testimone da un parroco all’altro, com’è accaduto da noi, ciò che resta (si tramanda) sia molto di più di ciò che le nostre povere persone, per quanto brave e competenti, abbiano saputo fare.
Quello che conta maggiormente è l’intero vissuto di una comunità. Perciò, fin dai primi giorni del mio “insediamento” in questa cara Parrocchia, mi sono preoccupato davvero di cogliere tutta la ricchezza e lo specifico che la comunità di S. Lorenzo vive nell’azione liturgica, nella catechesi, nell’impegno missionario, nella carità e nella vita associativa.
Tutto questo costituisce un’eredità preziosa da non disperdere, ma da reinvestire.
Vi saluto con affetto.
Padre Renato

Saluto del nuovo parroco

Carissimi fedeli ed amici,
Nella ripresa di questo nuovo anno pastorale 2009/10 mi è gradito rivolgervi un saluto di ben rientro dalle vacanze e di buona ripresa di vita parrocchiale. Settembre infatti è il mese della ripresa, il quale ha ispirato al grande poeta Gabriel D’Annunzio la famosa poesia per l’inizio di un nuovo cammino per i suoi pastori d’Abruzzo:“Settembre, andiamo! E’ tempo di migrare” .
In particolare, noi preti come pastori d’anime, in quest’anno sacerdotale siamo chiamati a fare delle scelte impegnative per condividere con voi e per voi una nuova avventura ministeriale per l’annuncio del Vangelo e per il servizio e il bene del Popolo di Dio.
Per tutti noi sarà la Festa del nostro Patrono S. Lorenzo del 20 settembre a dare il via alle attività parrocchiali mediante la ripresa del catechismo per i ragazzi, alla vita dell’oratorio, alle iniziative associative dei gruppi e movimenti, al servizio dei laici negli organismi pastorali e alla preziosa opera dei numerosi volontari.
Intanto, desidero ringraziare i tanti collaboratori laici che fin da subito, appena ricevuto il “testimone” dal P. Francesco, non mi hanno fatto mancare il loro sostegno. Ancora un grazie all’intera Comunità e in particolare per l’accoglienza riservatami, sincera ed affettuosa, nell’Eucaristia di Domenica 5 luglio u.s., per l’inizio del mio Ministero Pastorale. La presenza in quella circostanza di alcuni amici e fedeli della mia ex Parrocchia di Gesù Buon Pastore di Padova, che hanno voluto accompagnarmi, mi ha dato di pensare al legame spirituale e all’amicizia che si creano in tanti anni di vita condivisa e di servizio pastorale.
Infatti, sono convinto che quando siamo chiamati a servire altrove “noi preti - lo ricordava Mons. Mario Delpini in un suo scritto indirizzato alla ns. Parrocchia – siamo semplicemente dei servi” ; noi non sostituiamo l’affetto per i nostri ex fedeli ed amici con quello d’altre persone, ma esso si arricchisce di una nuova fraternità, più grande. Pertanto, se siamo pastori, vediamo accrescere il gregge e se siamo padri, crescono anche i figli.
Miei cari, posso testimoniarvi che dalla mia partenza da Trezzano, avvenuta 13 anni fa, fino al presente, non vi ho mai dimenticato, in particolare i ragazzi che ora vedo cresciuti, giovani da matrimonio. E se sofferenza c’è stata allora per il distacco, oggi la gioia è raddoppiata nel rivedervi; un sacerdote, maggiormente se parroco, vive tutto ciò con molta intensità e così pure i fedeli nei suoi confronti. Voi pure, tutto questo, l’avete vissuto di recente con il distacco dal P. Francesco al quale anch’io, come amico e confratello, ero e lo sono legato da chiara e sincera amicizia. Molti di voi, come me, erano presenti al suo saluto d’arrivederci del 31 maggio. Egli ha dato questo messaggio, lasciando la comunità. per la quale ha lavorato da parroco con intensità, amore e competenza, che essa non cambia pagina, ma siamo tutti invitati a proseguire il cammino fatto. Egli esortava ad aver fiducia nella Provvidenza e di “vivere in spirito di fede e di collaborazione questo tempo di crisi , che è sicuramente per la crescita”. “Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per preparare una più certa e più grande” (Manzoni ).
In conclusione, rubando un’espressione al grande Agostino, dichiaro di venire tra voi con quest’atteggiamento: “Per voi, infatti, sono parroco (vescovo egli diceva), con voi sono cristiano” Chiedo perciò la collaborazione di tutti e di ciascuno, perché questa Parrocchia diventi Casa e Scuola di Comunione per tutti; un Ponte nella nostra cittadina per raggiungere tutti. La Vergine SS.ma e l’intercessione dei nostri Patroni: S. Lorenzo, S. Ambrogio e S. Annibale Maria ci accompagnino e ci sostengano in questo cammino. Vi saluto con affetto.
Padre Renato

mercoledì 16 settembre 2009

Saluto d'accoglienza del nuovo parroco

Domenica 5 luglio, all’ingresso della Chiesa, prima della Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Mario Delpini, il sig. Paolo Mason, a nome della comunità parrocchiale ha rivolto questo saluto al nuovo parroco.
“ Il Signore è il mio Pastore, - non manco di nulla…mi guida per il giusto cammino..- Il tuo bastone e il tuo vincastro – mi danno sicurezza “.
E’ il Salmo 22 conosciuto come – Il Buon Pastore – ed a te, P. Renato, caro due volte, perché provieni dalla Parrocchia - Gesù Buon Pastore - di Padova, dove per 9 anni hai interpretato, come dono del Signore, la figura di Parroco e perché, ed è circostanza assai gradita, con il Suo aiuto inizi ufficialmente ad rivestire il medesimo ruolo tra noi.
Oggi a nome della comunità parrocchiale di S.Lorenzo Martire, dopo le chiavi materiali e simboliche che ti ha consegnato Sua Eccellenza Mons. Mario Delpini, il Vicario Episcopale, mi sento di affermare che tutti noi ti accogliamo con gioia e slancio per donarti le chiavi del nostro cuore e della nostra mente.
Già nel 1991 sei stato fra noi come Vicario del Parroco di allora P. Alberto, dopo che i nostri amatissimi Padri Redentoristi, fondatori di questa Parrocchia, hanno trasmesso, attraverso le mani del Card. Carlo Maria Martini, la cura pastorale di questa comunità a voi Padri Rogazionisti.
Nel 1996 sei stato chiamato a S.Demetrio, nelle vicinanze dell’Aquila, come parroco polivalente: ci è gradito rinnovare, in questa circostanza di festa, la nostra solidarietà e il nostro affetto a quella comunità colpita così duramente dal terremoto; abbiamo anche pensato a loro, nei mesi addietro, con atti di concreta partecipazione all’emergenza.
Nel tuo periodo abruzzese e patavino, noi siamo stati affidati alla cura di P. Luigi e poi di P. Francesco, a cui non possiamo non far giungere il nostro enorme rimpianto e affetto per la sua opera di sacerdote e di mastro d’opera esemplare e silenziosamente efficientissimo…..anche nella gestione economica della ns Parrocchia.
Sei chiamato a portare a termine l’opera del Nuovo Centro Pastorale Parrocchiale a cui P.Francesco ha dedicato molta energia e sapienza ed era arrivato quasi alla conclusione di tutti i passaggi burocratici: tra poco, ce lo auguriamo tutti, poserai finalmente la prima pietra..
Ti attende una Comunità parrocchiale bella attiva, collaborativa e sufficientemente organizzata…multiforme…che si esprime con diversi carismi. Un CPP attento e solerte, la Caritas sempre con il grembiule pronto, le Suore sorridenti, le Acli sollecite nelle risposte, gruppi di preghiera assidui e tenaci, un Oratorio vivace e pieno di idee, nonostante i parecchi vuoti d’età…Ci sono anche altre realtà operanti, come il coro, i gruppi della Catechesi e Formazione per adulti, i Gruppi di ascolto, un affidabile stuolo di catechiste e numerosi altri volontari.
Non spaventarti, perché c’è molto da fare anche per te, ma ci conforta il fatto che i tuoi ultimi parrocchiani hanno fatto sapere che nei tuoi 9 anni di Pastore a Padova si sono realizzate più cose che nei precedenti 40 anni.
Lo attendiamo anche noi questo prodigio e siamo sicuri che con l’aiuto del Signore riuscirai a farci pregare con più convinzione e a farci stare in fratellanza e allegria con più assiduità , con miglior conforto ed in maggior numero.
Benvenuto, P. Renato, nostro nuovo Parroco, nostra guida pastorale, ma soprattutto…, come dice Gesù ai suoi discepoli, nostro amico.