Carissimi fedeli, parenti ed amici,
Anche in questa seconda Domenica di Maggio, altri due gruppi complessivamente di oltre quaranta bambini e bambine, si accostano per la prima volta alla Mensa Eucaristica durante le SS. Messe delle ore 10 e delle 11,30, per incontrare il loro grande amico Gesù. Oggi, noi tutti come Assemblea Eucaristica li salutiamo con gioia e li accogliamo a questa Festa di Prima Comunione, insieme ai loro cari e all’intera comunità.
Questo avvenimento ecclesiale sacramentale che vive la nostra Parrocchia ci dà occasione di riflettere sull’Eucaristia, fonte ed culmine di tutta la vita cristiana, con la stessa gioia e gratitudine di questi bambini verso il Signore. L’insondabile ricchezza di questo sacramento si esprime attraverso i suoi diversi nomi.
Infatti la chiamiamo: Eucaristia, perché è rendimento di grazie a Dio per le sue opere, la Creazione, la Redenzione e la Santificazione nostra; Cena del Signore, dove Gesù ha consumato con i suoi discepoli il Pane della Vita; Frazione del pane, perché questo rito della cena ebraica è stato consumato nell’ultima cena; Assemblea Eucaristica, in quanto l’Eucaristia è celebrata con e nell’assemblea dei fedeli, espressione visibile della Chiesa; Memoriale della Passione e Risurrezione del Signore; perché attualizza l’unico sacrificio di Cristo Salvatore e della Chiesa; Santa Liturgia, perché in essa la Chiesa trova il suo centro e la sua più densa espressione; Santissimo Sacramento, in quanto costituisce il Sacramento dei sacramenti; Comunione, perché mediante questo sacramento ci uniamo a Cristo; infine S. Messa, perché la liturgia si conclude con l’invio dei fedeli (vedi rito romano) affinché essi compiano la volontà di Dio nella quotidianità della vita (1) .
Vi saluto con affetto.
Padre Renato
Nota(1):
Nel rito romano latino l’invio era: Ite, missio est, oppure: dimissio est, la spiegazione più attendibile è diventata, in italiano: Messa
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