martedì 14 aprile 2009

Lunedì dell’Angelo 2009

Pasquetta da…”Gli struzzi”
Baciati da un sole fraterno e “scamiciato”, il Parroco P.Francesco con Fratel Fabrizio e Suor Enrica, ha portato alcuni parrocchiani (certamente fra i più bisognosi d’affetto) in una tradizionale scampagnata cultural-gastronomica fuori porta.
Meta la Val Sesia, precisamente Prato Sesia (No), raggiunta dopo una traboccante rassegna di lussureggianti verdi smeraldini e i promettenti vigneti del Gemme e del Gattinara.
Accoglienza sontuosa in un agriturismo atipico, molto ordinato, però, con un piccolo allevamento di struzzi silenti e interessati con gli occhi e i becchi ai nostri commenti, rinchiusi in alte reti accanto ai tradizionali volatili da cortile, tacchini, faraone, galline padovane e livornesi.
Sgambatura al vicino Santuario della Madonna della Neve, in posizione panoramica e invitante alla tradizionale foto di gruppo, prima dei brividi culinari. Salame di struzzo, penne al sugo di struzzo, carne di struzzo arrostita hanno frantumato pregiudizi e resistenze ancestrali e inviti alla frugalità. Alla fine un brindisi moscato/prosecco ha sigillato il LI° genetliaco di una dolce signora della compagnia.
La visita, tra commenti leggeri ed amichevoli sfottò, al fiume Sesia in un punto spettacolare e ben curato del suo percorso tortuoso ha anticipato la visita finale al Duomo di Novara e alla chiesa di S.Gaudenzio, patrono di Novara e suo vescovo al tempo di S.Ambrogio.
L’ingresso al Duomo neoclassico, preceduto da un quadriportico ed da un pronao dalle imponenti colonne corinzie, ha creato commozione non solo visiva perché i canonici della Cattedrale stavano salmodiando, nel coro dell’abside, i Vespri con devozione e sapienza gregoriana.
Spettacolare la cupola di S. Gaudenzio, alta 121 mt., di A. Antonelli, molto simile alla sua più conosciuta Mole di Torino. Ben curato e custodito lo scùrolo (tempietto) dove riposa il corpo del Santo, racchiuso in un’urna protetta da maglie d’alta oreficeria.
Giornata da ricordare, per la gioia della fratellanza, per l’arricchimento della mente, per il sorriso dello spirito.
Paolo Mason

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