venerdì 18 settembre 2009

Saluto del nuovo parroco

Carissimi fedeli ed amici,
Nella ripresa di questo nuovo anno pastorale 2009/10 mi è gradito rivolgervi un saluto di ben rientro dalle vacanze e di buona ripresa di vita parrocchiale. Settembre infatti è il mese della ripresa, il quale ha ispirato al grande poeta Gabriel D’Annunzio la famosa poesia per l’inizio di un nuovo cammino per i suoi pastori d’Abruzzo:“Settembre, andiamo! E’ tempo di migrare” .
In particolare, noi preti come pastori d’anime, in quest’anno sacerdotale siamo chiamati a fare delle scelte impegnative per condividere con voi e per voi una nuova avventura ministeriale per l’annuncio del Vangelo e per il servizio e il bene del Popolo di Dio.
Per tutti noi sarà la Festa del nostro Patrono S. Lorenzo del 20 settembre a dare il via alle attività parrocchiali mediante la ripresa del catechismo per i ragazzi, alla vita dell’oratorio, alle iniziative associative dei gruppi e movimenti, al servizio dei laici negli organismi pastorali e alla preziosa opera dei numerosi volontari.
Intanto, desidero ringraziare i tanti collaboratori laici che fin da subito, appena ricevuto il “testimone” dal P. Francesco, non mi hanno fatto mancare il loro sostegno. Ancora un grazie all’intera Comunità e in particolare per l’accoglienza riservatami, sincera ed affettuosa, nell’Eucaristia di Domenica 5 luglio u.s., per l’inizio del mio Ministero Pastorale. La presenza in quella circostanza di alcuni amici e fedeli della mia ex Parrocchia di Gesù Buon Pastore di Padova, che hanno voluto accompagnarmi, mi ha dato di pensare al legame spirituale e all’amicizia che si creano in tanti anni di vita condivisa e di servizio pastorale.
Infatti, sono convinto che quando siamo chiamati a servire altrove “noi preti - lo ricordava Mons. Mario Delpini in un suo scritto indirizzato alla ns. Parrocchia – siamo semplicemente dei servi” ; noi non sostituiamo l’affetto per i nostri ex fedeli ed amici con quello d’altre persone, ma esso si arricchisce di una nuova fraternità, più grande. Pertanto, se siamo pastori, vediamo accrescere il gregge e se siamo padri, crescono anche i figli.
Miei cari, posso testimoniarvi che dalla mia partenza da Trezzano, avvenuta 13 anni fa, fino al presente, non vi ho mai dimenticato, in particolare i ragazzi che ora vedo cresciuti, giovani da matrimonio. E se sofferenza c’è stata allora per il distacco, oggi la gioia è raddoppiata nel rivedervi; un sacerdote, maggiormente se parroco, vive tutto ciò con molta intensità e così pure i fedeli nei suoi confronti. Voi pure, tutto questo, l’avete vissuto di recente con il distacco dal P. Francesco al quale anch’io, come amico e confratello, ero e lo sono legato da chiara e sincera amicizia. Molti di voi, come me, erano presenti al suo saluto d’arrivederci del 31 maggio. Egli ha dato questo messaggio, lasciando la comunità. per la quale ha lavorato da parroco con intensità, amore e competenza, che essa non cambia pagina, ma siamo tutti invitati a proseguire il cammino fatto. Egli esortava ad aver fiducia nella Provvidenza e di “vivere in spirito di fede e di collaborazione questo tempo di crisi , che è sicuramente per la crescita”. “Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per preparare una più certa e più grande” (Manzoni ).
In conclusione, rubando un’espressione al grande Agostino, dichiaro di venire tra voi con quest’atteggiamento: “Per voi, infatti, sono parroco (vescovo egli diceva), con voi sono cristiano” Chiedo perciò la collaborazione di tutti e di ciascuno, perché questa Parrocchia diventi Casa e Scuola di Comunione per tutti; un Ponte nella nostra cittadina per raggiungere tutti. La Vergine SS.ma e l’intercessione dei nostri Patroni: S. Lorenzo, S. Ambrogio e S. Annibale Maria ci accompagnino e ci sostengano in questo cammino. Vi saluto con affetto.
Padre Renato

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